Non dare le perle ai porci…
A – ASPIRAZIONE: dare il meglio di sé (ma a chi lo merita)
C’è una cosa che accomuna artisti, imprenditori, genitori, amici e anche baristi filosofi: tutti vogliono dare il meglio di sé.
Abbiamo perle da offrire. Non necessariamente di madreperla, ma idee, valori, attenzioni, intuizioni brillanti, tempo di qualità. Chi ha un talento, una passione o anche solo un cuore generoso, desidera condividerlo. È umano, è bello, è naturale.
Solo che, a volte, diamo le perle alle persone sbagliate. Le offriamo a chi non le riconosce, non le vuole, o peggio: le calpesta.
Risultato? Ci sentiamo svuotati, non capiti, magari anche presi in giro. Come se il nostro valore, il nostro entusiasmo fosse stato buttato nel fango.
Ecco perché il vecchio proverbio “Non dare le perle ai porci” non è solo un detto da nonna saggia o da Vangelo antico. È una lezione di intelligenza emotiva, un atto di amore verso sé stessi e un invito a scegliere con cura dove e con chi investiamo il nostro tempo migliore.
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P – PROBLEMA: quando il valore si perde nel fango
Immagina di preparare una cena da chef stellato e offrirla… a chi vuole solo un panino al volo. O di scrivere una poesia d’amore e leggerla a chi risponde con un “meh”.
Succede ogni giorno.
Offriamo tempo, energia, attenzioni, gentilezza, consigli, idee, a persone che non sanno cosa farsene. Non perché siano cattive – magari sono solo diverse, distratte, non sintonizzate sulla frequenza della vita vera.
Il problema non è dare: è dare senza criterio. È offrire una perla a chi non la distingue da un sasso. Anzi, magari preferisce il sasso.
Ecco i rischi:
• Frustrazione (“ma come, non capisce niente?”)
• Delusione (“pensavo che avrebbe apprezzato”)
• Senso di colpa (“forse ho sbagliato io…”)
• Perdita di energia (“mai più, non valgo niente!”)
In psicologia si chiama disallineamento di valore: tu stai dando qualcosa che per te ha un significato profondo, ma per l’altro non ha lo stesso peso. E se insisti, spesso finisci per essere tu quello che ci rimette.
Perché il “porcellino”, poveretto, non ha fatto nulla di male: ha solo seguito la sua natura. Ma tu, che sei un’ostrica creativa, hai sprecato una perla preziosa.
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P – PROGETTO: smettere di regalare perle a caso
Allora che si fa? Ci chiudiamo in una cassaforte e non diamo più niente a nessuno?
No. L’insegnamento non è: “Non dare perle”.
È: dalle a chi le sa riconoscere.
Ecco un piccolo “progetto” pratico per usare le tue perle con saggezza:
1. Riconosci le tue perle.
Che cosa hai da offrire che vale davvero? La tua pazienza? Il tuo senso dell’umorismo? Il tuo ascolto? La tua visione fuori dagli schemi? Impara a vedere il tuo valore, prima ancora che lo vedano gli altri.
2. Chiediti: questa persona è pronta per questa perla?
Alcuni non sono cattivi, sono solo in un altro momento della vita. Dare un consiglio profondo a chi vuole solo sfogarsi può essere inutile (o dannoso). Meglio aspettare.
3. Dai, ma con criterio.
Impara a dosare, a testare la profondità dell’altro, a leggere il linguaggio non verbale. Se vedi che il tuo gesto viene accolto con cuore, continua. Se no, ritira la perla, ringrazia mentalmente e vai oltre.
4. Sii selettivo, non snob.
Essere selettivi non significa essere arroganti. Significa avere rispetto per sé. Le tue perle non sono per tutti – e va bene così.
5. Costruisci relazioni di scambio autentico.
Quando trovi chi ti apprezza per davvero, coltiva quel legame. Insieme potete creare una collana di perle, e non più solo un gesto isolato buttato nel fango.
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O – OPPORTUNITÀ: far brillare le perle dove servono.
Cosa succede quando smetti di dare le perle ai porci?
Te lo dico in modo semplice: la tua vita cambia.
• Inizi a sentirti più centrato, meno svuotato.
• Incontri persone che riconoscono il tuo valore, e con cui puoi crescere.
• Ti proteggi dal cinismo e dalla rabbia, perché smetti di pretendere comprensione da chi non può dartela.
• Hai più energia da dedicare a chi merita davvero.
E poi, come effetto collaterale positivo, diventi magnetico: perché chi sa rispettare sé stesso attira rispetto. Chi sa custodire le proprie perle, diventa autorevole.
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E se ogni tanto sbagli?
Capita. Tutti abbiamo dato una perla a chi poi ci ha risposto con un grugnito. Non è un fallimento, è una lezione.
Non farti bloccare dalla paura di essere frainteso.
Dare perle è un gesto nobile. Solo che col tempo si impara a farlo nel posto giusto, al momento giusto, con le persone giuste.
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Perle finali (giusto per restare in tema)
• Le tue idee, il tuo tempo, il tuo amore: valgono.
• Non sprecare la tua energia in tentativi disperati di convincere chi non vuole capire.
• Non tutto il mondo è pronto per la tua profondità – ma c’è una parte del mondo che la cerca.
• Rispetta te stesso. Quando impari a dare con intelligenza emotiva, dai meglio – e ricevi molto di più.
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In sintesi?
Non si tratta di giudicare i porci. Si tratta di onorare le perle.
Perché il vero cambiamento comincia quando smetti di buttare via il tuo valore…
…e inizi a brillare dove puoi fare davvero la differenza.

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